Come sopravvivere alle giornate no e sfruttarle a tuo vantaggio

superare le giornate no

Ci sono giorni in cui ti svegli di buonumore, ricco di energia e con i migliori propositi per affrontare la giornata. Altri in cui, sin dal primo mattino, hai le pile scariche e tutto sembra peggiorare di ora in ora. Questi sono i giorni più duri da affrontare perchè sembra proprio che il tuo corpo non collabori e tanto meno la tua mente: l’unica cosa che ti andrebbe di fare è quella di ridurre le attività ai minimi termini, cambiare la routine e rimanere a letto.

A tutti capitano le giornate No, l’unico modo in cui possiamo superarle è quello di farcene una ragione. Sì, hai capito bene: a volte il corpo ha bisogno di rimanere in stand-by. Forse questa è l’unica soluzione che ti permette di ricaricare le pile, perciò non prenderla in modo negativo ma sfrutta queste 24 ore per riattivarti e riprendere alla grande le tue attività.

Serve una mano?

Personal coach: premi il pulsante PAUSA!

Ehi, non muore nessuno se per un giorno – solo uno – ti prendi una pausa e pensi al tuo recupero psico-fisico. Tutti ne hanno bisogno, figuriamoci gli imprenditori: sempre impegnati tra riunioni aziendali, appuntamenti con eventuali clienti, recap con i collaboratori, studio, progetti e quant’altro. Ad un certo punto, cervello e corpo dicono “ALT! É il momento di prendere una pausa.”

La prima azione che devi fare è prendere consapevolezza di questa necessità e soprattutto non preoccuparti se è solo una questione sporadica: non c’entrano le tue passioni, nè l’amore per il tuo lavoro. Una giornata No non deve mettere in discussione ciò che stai facendo e dove vuoi arrivare.

Ma se queste aumentano, dovresti interrogarti su ciò che stai facendo, sui tuoi progetti aziendali e altri aspetti della tua vita professionale e personale cercando di capire se quella sia la giusta strada per te. Ma quello è un altro discorso di cui ho parlato in un altro articolo. Non è il nostro caso, giusto?

Bene, allora è il momento di prendere consapevolezza e sfruttarlo per ricaricarti e organizzare al meglio il lavoro nei giorni successivi. Capita anche a me: spesso sono talmente occupata dal mio lavoro di personal coach e consulente aziendale che non mi accorgo che in realtà avrei bisogno di una pausa. E quando ne prendo consapevolezza decido di fermarmi. In queste occasioni ci sono delle attività che mi permettono di ricaricare le pile senza perdere il focus del mio lavoro. Ti elenco quali sono sperando di aiutare anche te.

Mi disconnetto dal mondo ed entro in contatto con la natura

Devo ammetterlo, molte delle mie giornate negative coincidono con l’arrivo della primavera. In questi casi, mi disconnetto. Per qualche ora lascio tutti i dispositivi elettronici a casa e faccio una passeggiata rigenerante fuori città. Amo immergermi nel verde e lasciarmi incantare dalla bellezza del mondo. Respiro a pieni polmoni e mi concedo un po’ di tempo da sola con me stessa senza il pericolo di essere disturbata da notifiche, e-mail, chiamate.

Pianifico… in modo alternativo!

Le mie giornate No sono un’ottima occasione per pianificare la mia settimana lavorativa o addirittura l’intero mese. Molti imprenditori e molti professionisti spesso sono così impegnati nelle proprie attività che si dimenticano di organizzare il lavoro, riducendosi a fare le cose con urgenza. Pianificare è la miglior cura contro lo stress!

Ma per ricaricare le pile, pianifico in un luogo insolito: al parco o in spiaggia per esempio. Qui il mio corpo avrà l’impressione di rilassarsi e la mente potrà lavorare con maggiore serenità. Un esempio? Amo andare al parco e portare con me il portatile, la mia agenda e tutto il necessario per lavorare distesa sul prato. Queste giornate rilassanti mi permettono di pensare in modo produttivo alle attività da svolgere ed in questo modo il giorno dopo ritorno a lavorare sapendo già cosa mi aspetta, senza brutte sorprese.

Faccio pilates e meditazione

Se hai già letto la mia pagina ispirazioni, saprai già che tra le mie passioni ci sono la mindfulness e il pilates. La prima è una forma di meditazione di origine buddista che permette di acquisire consapevolezza e rimanere vigili verso i propri obiettivi e le necessità, insomma è un modo per rimanere ancorati alla realtà evitando di perdersi.

Mentre il pilates è l’attività fisica di cui mi sono appassionata da tanti anni che mi permette di rimanere in forma fisicamente… e mentalmente. D’altronde anche gli antichi ripetevano che “Mens Sana in Corpore Sano”. E tu hai una passione a cui dedicarti durante i tuoi giorni no? Raccontamela nei commenti e magari scrivimi anche come affronti e superi le tue giornate negative.

 

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Viviana Rilla

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